Autostrade semideserte, l’Italia in tempi di Covid – 19

Autostrade semideserte, l’Italia in tempi di Covid – 19

Durante il lockdown causato dalla pandemia, poche aziende in Italia hanno continuato a lavorare, principalmente quelle autorizzate dal decreto ministeriale, tra cui noi del settore Logistica e Trasporti.

I nostri conducenti e autotrasportatori stanno vivendo un periodo più unico che raro nella storia della loro professione e anche se come categoria, sono abituati a vederne di ogni per strada, questa realtà supera l’immaginazione.

C’è chi racconta di lunghi tragitti senza incontrare anima viva, chi spera di poter salutare un collega e incrociare almeno lo sguardo alle stazioni di rifornimento aperte.
Chi vede scorrere in ogni regione intere aree di servizio fantasma che sfrecciano vuote dai finestrini. Chi si è organizzato con caffè nei thermos e pasti pronti, perché viaggiando verso la Lombardia e il Nord, troverebbe gran parte degli autogrill chiusi.

Chi arriva ad avere nostalgia del traffico e delle code interminabili lungo le arterie di un Paese che era sempre in corsa, operoso e frenetico verso il prossimo traguardo.

Non sembra un paradosso?

Oggi assomiglia di più ad un gigante bloccato. Pochi movimenti concessi, quelli per il rifornimento di beni alimentari, una Grande Distribuzione Organizzata che non cede, anzi, approvvigiona quotidianamente e con zelo, la massa dei cittadini reclusi.

Conducenti muniti di mascherine, disinfettanti e tanto coraggio.

Seguono costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi che vengono diramati tramite i collegamenti dai siti ufficiali, app e tv.

Per fortuna la radio solleva il morale durante le lunghe ore di guida i camionisti.
Un po’ di musica per far sì che sembri che sia tutto come prima, anche se di normale non c’è più niente.

Basta fermarsi presso qualsiasi azienda fornitrice per capire come tutto sia cambiato irrimediabilmente. Pochissimo personale all’attivo, distanze di sicurezza, l’obbligo di lasciare i documenti cartacei delle merci in appositi punti per evitare il contatto umano, l’essere chiamati e il sostare dentro la cabina di guida prima di poter ripartire dopo il carico/scarico.

Ringraziamo i nostri conducenti che continuano a lavorare, dimostrandoci impegno, serietà e un’etica che porteremo come promemoria per i tempi a venire.